Il Labirinto più grande del mondo nasce a Fontanellato da un’idea di Franco Maria Ricci – editore, designer, collezionista d’arte, bibliofilo – e da una promessa da lui fatta nel 1977 allo scrittore argentino Jorge Luis Borges, affascinato da sempre dal simbolo del labirinto anche visto come metafora della condizione umana. Ci sono labirinti con Minotauri. E giardini colmi di delizie. Eden in cui è bello vagare, labirinti mentali dove perdersi e poi ritrovarsi. Quello di Ricci è un dedalo elegante e seducente, un luogo di cultura, disteso su otto ettari di terreno. Il Labirinto della Masone, che ha aperto nel giugno 2015, è un parco culturale progettato da Franco Maria Ricci nella sua tenuta di campagna a Fontanellato, nei pressi di Parma, insieme agli architetti Pier Carlo Bontempi e Davide Dutto. Il labirinto, che copre otto ettari di terreno, è stato realizzato interamente con più di 200.000 piante di bambù di venti specie differenti, da quelle nane a quelle giganti. Il complesso del labirinto ospita spazi culturali per più di 5000 metri quadrati, destinati alla collezione d’arte di Franco Maria Ricci, circa cinquecento opere dal ‘500 al ‘900, e a una biblioteca dedicata ai più illustri esempi di tipografia e grafica, tra cui alcune opere di Giambattista Bodoni e tutte le edizioni di un altro importante esponente della bibliofilia italiana, Alberto Tallone. Completano naturalmente questa collezione storica tutti i libri curati da Franco Maria Ricci in cinquant’anni di attività, acquistabili al bookshop, e uno spazio dedicato alle mostre temporanee. Una piazza di duemila metri quadrati, posta esattamente al centro del Labirinto e contornata da porticati e ampi saloni ospita concerti, feste, eventi privati, esposizioni e altre manifestazioni culturali. Prospiciente la piazza, una cappella a forma piramidale ricorda il labirinto come simbolo di fede. Ci sono, per i visitatori, anche una caffetteria, un ristorante e uno spazio gastronomico parmigiano, tutti curati dallo chef stellato Massimo Spigaroli.
SALA BODONI
Affacciata sulla piazza centrale e, dal lato opposto, sul labirinto di bambù, la Sala Bodoni è la più grande di tutto il complesso. Le ampie vetrate la rendono luminosa, mentre il parquet in bambù e le decorazioni sulle pareti le conferiscono sobrietà ed eleganza. Perfetta per Banchetti, grandi ricevimenti, meeting numerosi e congressi. Tutte le vetrate sono oscurabili elettricamente. E' possibile modificare l'intensità delle luci.
Comoda per il carico e lo scarico dei materiali.
SALA BORGES
Le sue dimensioni rendono la Sala Borges uno spazio che favorisce la concentrazione. Adatta a piccoli gruppi e riunioni ristrette. Arricchita nell’arredamento dalle dalle fotografie di Mauro Davoli e alcune sculture della collezione di Franco Maria Ricci è il luogo ideale anche per piccoli rinfreschi.
SALA CALVINO
La Sala Calvino è a tutti gli effetti una sala espositiva: ospita l’ultimo acquisto della collezione Franco Maria Ricci, la biblioteca neoclassica progettata da Rodolfo Vantini nel 1844 che rende la sala scenografica e adatta a conferenze, riunioni esclusive e cocktail.
SALA SERAFINI
E' la più piccola del complesso, ideale per piccoli gruppi o riunioni. Si trova al primo piano della corte d'ingresso proprio all'interno del museo.