
Nel 2025 rappresenteranno il 27% dei lavoratori, ma la Gen Z ha già dimostrato di avere gusti e attitudini precisi anche quando si tratta di partecipare a un evento.
I nati tra la fine degli anni 90 e i primi anni Duemila sono infatti diversi dalle generazioni che li precedono e non solo per essere nativi digitali. Tra i temi da tenere in considerazione quando si tratta delle giovani leve, ci sono tutti quelli più attuali della meeting industry, come sostenibilità, diversità e inclusione, work-life balance e non solo. Ma come attirare la Gen Z agli eventi?
Eventi in equilibrio tra vita e lavoro
A individuare la percentuale del 27% riguardo all’ingresso nel mondo del lavoro dei giovanissimi è lo studio di Adobe, The future of time, in cui si evidenzia anche come il 74% della Gen Z afferma di ricercare lavori che permettano un migliore equilibrio tra vita e lavoro.
Il dato è interessante anche quando si tratta di valutare la partecipazione a un evento, che sempre più dovrà essere in grado di offrire esperienze che vale la pena di vivere, ossia che offrano un giusto equilibrio tra lavoro e svago, così come l'opportunità di imparare qualcosa di nuovo, ma anche di socializzare con persone che condividono interessi simili.
Mete instagrammabili ed esperienze local
La Gen Z chiede alle destinazioni un'esperienza autentica, smart e molto local. Il 2023 Global Travel Trends Report di American Express, sottolinea come il 70% dei giovani adulti è attirato dalle destinazioni dopo averle viste in un programma televisivo o in un film, oppure dopo averne letto.
La generazione di Instagram e Tik Tok prova inoltre una maggiore attrazione verso mete che appaiono “belle” nei video o in fotografia: ad affermarlo è il 61% dei più giovani, contro il 49% di tutti gli intervistati.
La stessa ricerca sottolinea anche come il 79% dei centennials sia alla ricerca di esperienze “foody”. Come i poco più grandi Millenials, apprezzano il buon cibo e i ristoranti in grado di offrire qualcosa di ricercato: il 47% afferma di essere disposto a pianificare un viaggio per poter mangiare in uno specifico ristorante e il 45% lo farebbe anche per partecipare a un evento gastronomico.
Il must della sostenibilità
Se la sostenibilità è un tema quanto mai attuale per la meeting industry, per la generazione Z si tratta di un vero e proprio imperativo: ambiente e ridistribuzione della ricchezza occupano i primi due posti nella scala delle priorità degli under 25 secondo dati Ipsos.
Per quanto riguarda gli eventi, i giovani si aspettano che le destinazioni e gli organizzatori si impegnino prima di tutto per ridurne l'impatto ambientale. Ciò include l'adozione di pratiche sostenibili come l'utilizzo di tecnologie a basso impatto, la riduzione degli sprechi di cibo e la promozione di comportamenti sostenibili tra i partecipanti all'evento.
La Gen-Z premia anche il comportamento etico e sociale delle aziende e desidera partecipare a eventi che non solo siano sostenibili dal punto di vista ambientale, ma anche che abbiano un impatto positivo sull'economia locale e sulla comunità in cui si svolgono gli eventi.
Eventi inclusivi
Secondo il recente studio condotto da Morning Consult “Understanding Gen z” i giovani sono la generazione più attenta all’inclusione sociale.
In generale, negli ultimi anni, diversità e inclusione sono diventati due trend importanti nel mondo dell'organizzazione degli eventi. E in particolare, la generazione Z, cresciuta in un mondo sempre più interconnesso e cosmopolita, vede il mondo da una prospettiva secondo la quale ogni persona, indipendentemente dalla loro etnia, genere, orientamento sessuale, religione, capacità fisica o altro, dovrebbe avere la stessa opportunità di partecipare e di essere rappresentato in tutti i contesti, compresi gli eventi.
Online community e UGC
La Generazione Z è cresciuta in un mondo digitale e socialmente connesso, e per questo motivo cerca eventi che sappiano costruire una forte community online. La parola d’ordine è ingaggio: i giovani sono abituati a partecipare a discussioni social, informarsi online e apprezzano aggiornamenti e approfondimenti che tengono “vivo” l’evento anche quando si è concluso. Da questo punto di vista sono attratti da influencer che reputano autorevoli, così come prediligono essere una parte attiva anche quando si tratta di un evento.
Post, video, fotografie da postare soprattutto su Instagram e Tik Tok sono preziosi contenuti USG (user generated content) che aiutano l’evento a farsi seguire anche da chi non sta partecipando, ma potrebbe decidere di farlo in una futura edizione.
Gamification e tecnologia immersiva
La Generazione Z è cresciuta con i videogiochi e la tecnologia, e questo si riflette anche nelle sue preferenze per gli eventi. La gamification, ossia l'applicazione di meccanismi di gioco in contesti non ludici utilizzata per aumentare l'engagement degli utenti, attrae i giovani perché rende gli eventi più coinvolgenti e divertenti, ma anche perché aiuta a motivare e premiare i partecipanti per il loro impegno e contributo all'evento. Inoltre, la gamification può aiutare i partecipanti a imparare e acquisire nuove competenze in modo più efficace.
La Generazione Z è anche la più interessata a esperienze immersive, insieme a app mobili e chatbot: tutti elementi da tenere in considerazione per gli organizzatori che vogliono coinvolgere i più giovani.