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Concerti pilota con FFP2 e test Covid negativi: una soluzione per fare ripartire i grandi eventi?

Concerti pilota con FFP2 e test Covid negativi: una soluzione per fare ripartire i grandi eventi?

Il mondo dei grandi eventi è stato congelato ormai più di un anno fa, a causa della pandemia. Quando si potrà ripartire? La domanda è sempre una, sia che arrivi dal mondo degli eventi b2b che sia rivolta ai grandi eventi live come i concerti. 

A questo proposito, L’Europa ha iniziato a muovere i primi passi in direzione del futuro, lo scorso dicembre, con un evento pilota a Barcellona: 463 persone hanno partecipato a un concerto in un locale, l’Apolo, indossando una FFP2 e con un test Covid negativo. Nessun distanziamento e, alla fine dei conti, nessun è rimasto contagio. 

A questo evento ne sono seguiti altri, nella stessa Barcellona, poi in Olanda e ancora a Berlino. Ecco come è andata.

Barcellona

A Barcellona, il primo vero, grande concerto-esperimento, in era Covid, ha visto la partecipazione di cinquemila persone tutte rigorosamente dotate di FFP2. A fare la differenza rispetto a un qualsiasi altro concerto del passato, oltre alla mascherina, è stato l’obbligo per tutti i partecipanti di presentare all’ingresso un test antigenico negativo.

All’interno il pubblico è stato diviso in tre macrogruppi da 1800 persone, con diverse modalità riguardo l'utilizzo delle mascherine, i contatti e il distanziamento. A ogni gruppo è stata assegnata una precisa area con bagni e bar dedicati. 

Il live show catalano all'Arena Saint Jordi dei Love of Lesbian, una delle band più popolari della Spagna, rientra in un progetto di sperimentazione clinica che si pone l’obiettivo di individuare protocolli sicuri contro il Covid-19 per i grandi eventi. L’organizzazione è stata a cura di un gruppo di promotori di musica con la supervisione di un team medico.

Durante la mattina dell’evento, tre nightclub di Barcellona, chiusi ormai da tempo, hanno ospitato tutti i potenziali partecipanti, per effettuare loro un test antigenico. L’esito negativo è stato il lasciapassare per il concerto. Soltanto 6 persone su 5mila sono risultate positive. La sicurezza all’interno dell’Arena è stata garantita anche da un impianto di areazione di nuova generazione, capace di garantire un efficace ricambio d’aria.

Nei prossimi 14 giorni si avrà l’esito dell’esperimento: si potrà sapere quanti spettatori saranno risultati positivi e il relativo grado di sicurezza dell’evento. 

Olanda

In Olanda il tavolo di prova è stato un evento-esperimento denominato Back to Live, andato in scena lo scorso 20 marzo 2021: è il tradizionale Festival Lowlands di Biddinghuizen, che ogni anno vanta una partecipazione media di circa 50mila spettatori, ma per questa volta è stato ridimensionato a 1500 spettatori. Anche in questo caso l’evento si è svolto con l’approvazione del Governo.

I partecipanti, per poter prendere parte al festival sperimentale, hanno dovuto sottoporsi a un tampone antigenico 48 ore prima dell’inizio. Anche il giorno stesso del concerto, sono stati eseguiti 150 tamponi rapidi a campione: 26 potenziali spettatori sono risultati positivi e quindi fermati.

All’interno dell’area concerti le persone sono state divise in tre macrogruppi con diverse possibilità d’azione. Nessuna mascherina e nessun distanziamento, ma tutti hanno dovuto indossare un localizzatore e scaricare un’app di tracciamento e monitoraggio degli spostamenti e dei contatti. 

Tutti i presenti sono stati sottoposti a un nuovo tampone antigenico tra il 25 e il 26 marzo. Bisognerà attendere le prossime settimane per conoscere i risultati clinici dell’esperimento. 

Oltre al concerto, la partita

In Olanda, il 27 marzo 2021, si è tentato il medesimo esperimento, con le stesse regole del Festival Lowlands, anche in occasione della partita della nazionale olandese contro la Lettonia, valida per le qualificazioni ai prossimi Mondiali e vinta dalla Nazionale in maglia arancione per 2-0.

La Johan Cruijff Arena di Amsterdam ha aperto i battenti a 5mila tifosi che, grazie alla combinazione test antigenici e tracciamento mirato, hanno potuto godere della partita, diventando al contempo protagonisti di un importante esperimento autorizzato dal Governo olandese e monitorato dalle autorità sanitarie.

Nel dettaglio, tutti gli spettatori hanno dovuto compilare un'autocertificazione con le loro condizioni di salute, fino a 24 ore prima della partita, oltre a effettuare un tampone anti Covid-19. Il QR code generato dall’esito negativo è stato presentato all’ingresso. Una volta entrati allo stadio, sono stati suddivisi in più bolle con differente caratteristiche. Al termine dell'incontro, tutti i 5000 spettatori sono stati sottoposti nuovamente ai test anti Covid-19. 

La partita tra Olanda e Lettonia è stato l’evento sperimentale più grande del Paese, nonché il più importante per individuare soluzioni idonee alla ripresa dei grandi eventi in massima sicurezza, anche in vista dei prossimi Europei, tenuto conto che Amsterdam è tra le città designate per ospitare alcune partite.

Germania

Anche la Germania apre agli eventi sperimentali. Il progetto pilota, sostenuto dal senatore alla Cultura berlinese, Klaus Lederer, ha previsto una serie di nove eventi in sette diverse sedi, tra cui teatri (Volksbühne. Holzmarkt), teatri d'opera (Philharmonie e Konzerthaus), sale da concerto e persino un club, dal 19 marzo al 4 aprile.

Il celebre teatro Berliner Ensemble ha aperto il primo fine settimana di “sperimentazioni”, con due rappresentazioni teatrali di Panikherz (Panic Heart). Presenti 350 spettatori.

Il protocollo, studiato ad hoc, prevede che tutti i partecipanti debbano sottoporsi al test anti Covid-19 entro 12 ore dallo spettacolo. Il risultato negativo dovrà essere mostrato all’ingresso insieme a un biglietto personalizzato e a un documento d'identità. All’interno è prevista una disposizione distanziata dei posti, in pratica ogni secondo posto resta vuoto.

"C'è un grande appetito per l'arte", ha dichiaratoTorsten Wöhlert, il funzionario cittadino responsabile del progetto di Berlino. "A dimostrarlo è stata la velocità con cui gli spettacoli sono andati esauriti".

"Dobbiamo superare questa pandemia in modo sano, non solo fisicamente, ma anche psicologicamente. E sono convinto che il teatro possa essere un ottimo strumento per questo", ha commentato Oliver Reese, direttore artistico del Berliner Ensemble.

Lo spettacolo dunque, deve continuare. Con buona pace del Covid-19.