
Le associazioni del mondo degli eventi e della Live Communication si sono date appuntamento sotto l’egida di #ITALIALIVE, nata all’inizio della pandemia per fare fronte comune in un mercato in piena crisi, in occasione dell’incontro organizzato dalla segreteria di FEU, Filiera Eventi Unita presso le Officine Farneto di Roma.
Tema all’ordine del giorno sono state le strategie e linee guida del post pandemia, con un confronto che ha portato a fare emergere da testimonianze dirette un panorama incoraggiante per l’industria, grazie al rinnovato interesse da parte delle aziende, che tornano a utilizzare eventi, congressi e incentive come strumento per lo sviluppo economico e culturale del Paese. Rappresentanza, sostenibilità e formazione sono i pilastri emersi in quest’ottica e condivisi unitamente.
“Lo scenario attuale del mercato degli eventi, dei congressi e dell’incentive è caratterizzato da un fortissimo dinamismo, per molti aspetti inaspettato fino a pochi mesi fa, e si sta riconfigurando alla luce di istanze quali l’efficacia e l’efficienza degli investimenti, l’attenzione ai costi e, soprattutto, alla sostenibilità intesa nel suo senso più ampio: ambientale, sociale ed economica. L’Italia, inoltre, torna a scalare le posizioni di vertice nello scenario internazionale come meta ideale per congressi ed eventi, inclusi quelli privati. Si rende prioritaria un'adeguata attenzione delle istituzioni che, pur avendo sostenuto il settore durante la pandemia, fatica ancora a riconoscerne il reale valore economico e di industria creativa” ha commentato Salvatore Sagone, presidente del Club degli Eventi e della Live Communication e portavoce nei rapporti con i media di #Italialive.
“Continuando i suoi obiettivi di rappresentanza, non solo dei soci, ma dell’intero settore, Federcongressi&eventi si sta interfacciando con i Ministeri e gli stakeholder istituzionali di riferimento. Come presentato agli Stati Generali del Turismo, l’associazione è impegnata per il riconoscimento della meeting & event industry e l’aumento della competitività del MICE italiano agendo su più fronti quali: il sostegno alla promozione e all’internazionalizzazione anche tramite agevolazioni fiscali ad hoc, all’innovazione e qualità della filiera; attività di formazione e aggiornamento; sviluppo di attività di ricerca e implementazione di azioni sul fronte della sostenibilità. Auspichiamo, quindi, che le istituzioni politiche ed economiche del paese continuino ad ascoltare la voce di un comparto che, prima della pandemia, contava su un giro d’affari pari a 65,5 miliardi di euro a fronte di circa 670 mila addetti” ha dichiarato Gabriella Gentile, presidente di Federcongressi&eventi e portavoce dei rapporti istituzionali e politici di #Italialive.