
Registrata al Tribunale di Milano il 27 aprile 1973, la prima rivista del nostro settore prende fisicamente vita nell’ultimo trimestre dell’anno, esattamente 40 anni fa. Da allora accompagnerà la meeting industry passo dopo passo, evolvendo con essa
Così nacque Meeting e Congressi
Corre l’anno 1973. Felice Gimondi viene incoronato campione del mondo di ciclismo su strada, nascono le prime Tv private e il 3 aprile viene effettuata la prima telefonata da un cellulare portatile. Lo stesso mese, la testata Meeting e Congressi – pubblicazione trimestrale per il turismo congressuale – viene registrata al Tribunale di Milano. Il primo numero esce a ottobre, con 54 pagine e un articolo di apertura dal titolo: “Perché e come si organizza un congresso”. È un’intervista al direttore dell’Istituto Dirigenti Italiani, l’ingegner Flandoli, firmata dal direttore responsabile di allora (nonché editore e fondatore della Ediman) Mario Mancini. Le prime righe sono una doverosa introduzione al neonato progetto editoriale: «Questa rivista – si legge – si propone di collaborare alla piena soddisfazione di quelle istanze sociali che sono la premessa dell’attività congressuale. Abbiamo preso a soggetto i manager, i dirigenti di aziende, ma il discorso vale anche per gli studiosi, gli scienziati, i pubblici amministratori e così via». Si comincia.